Le traduzioni dei film di Natale più assurde
Traduzioni sbagliate, traduzioni sbagliate ma divertenti, traduzioni di film totalmente assurde o, al contrario, davvero geniali: oltre a pandoro e torrone, infatti, il Natale è anche tanto cinema e programmi TV.
Alzi la mano chi non ha mai collegato il Natale a coperta, divano, cioccolata calda e un bel film da vedere in streaming (DVD? E chi se li ricorda più?). Armate di telecomando e Wi-Fi, milioni di persone trascorrono le gelide serate di dicembre a scegliere film classici o moderni da vedere insieme agli amici o in famiglia. Ed è qui che si apre il mondo delle traduzioni sbagliate nei film.
Tra alberi di Natale, luci colorate, renne e slitte, ti sei mai fermato a pensare che, dietro a ogni serie o film su Netflix, Amazon Prime o Rakuten TV, si cela il duro lavoro di qualche traduttore audiovisivo che, a volte, non coglie la traduzione migliore?
Peggiori traduzioni di titoli di film: ce n’è una che, purtroppo, non è mai andata in vacanza
Secondo noi, una delle peggiori traduzioni di titoli di film è quella di una pellicola natalizia dolcissima, romanticissima, che ci fa sognare viaggi nelle campagne di Londra e per le strade di Los Angeles.
Sì, hai indovinato: parliamo di L’amore non va in vacanza (o The Holiday).
Te lo concediamo: neanche la traduzione letterale “La vacanza” avrebbero colto nel segno ma… vogliamo davvero mettere una frase negativa nel titolo di un film?
In questo caso, un briciolo di transcreation ci sarebbe stata a pennello; anzi, forse sarebbe stato più saggio scegliere di ricreare il titolo da zero con una proposta un po’ meno da cine-panettone.
A noi, per esempio, sarebbe piaciuto un titolo che non sminuisse la trama di questa commedia romantica: pur essendo un film natalizio con tutte le carte in regola, infatti, L’amore non va in vacanza racconta anche storie di un certo spessore, che vanno oltre il semplice amore sdolcinato e zuccheroso. In questo caso a dover andare in vacanza dovrebbe essere, purtroppo, il titolo italiano.
Traduzioni sbagliate di film: il caso di Se mi lasci ti cancello
E poi ci sono le traduzioni sbagliate di film, ma totalmente sbagliate. Una delle più sbagliate di tutti i tempi è, a parer nostro, Se mi lasci ti cancello.
Il meraviglioso, illuminante, sorprendente titolo in inglese di questo film è una frase estrapolata dalla poesia di Alexander Pope, Eloisa to Abelard:
How happy is the blameless vestal’s lot!
The world forgetting, by the world forgot.
Eternal sunshine of the spotless mind!
Un verso sublime, che rende perfettamente l’idea della trama di questa pellicola drammatica.
Una luce eterna su una mente immacolata. Se hai visto il film, puoi facilmente percepire tutta l’essenza di questo titolo. Eternal Sunshine of the Spotless Mind è un film intenso e drammatico, che rivela una profondità estrema: appiattirlo con un titolo da commedia rosa qualunque è, secondo noi, un grave errore.
Traduzioni di film un po’ assurde… ma che amiamo
Pensiamo a un classico. Sì, proprio quello, il film più amato da tutti i bimbi dei lontani anni ‘90, che lo hanno visto e rivisto decine di volte, anche da più grandicelli.
Mamma ho perso l’aereo, un cult. Uno degli intoccabili.
Pensiamo adesso al suo titolo originale: Home Alone. Un po’ diverso rispetto alla sua versione italiana, non trovi?
“Mamma ho perso l’aereo” è un discorso diretto pronunciato da un ragazzino che parla alla mamma. Trasmette un’idea di commedia divertente, questo sì, ma un tantino infantile, limitata a una fascia d’età ben precisa, che potrebbe allontanare un pubblico più grande; se non fosse riuscito a conquistare i nostri cuori più di trent’anni fa, non sappiamo quanto successo avrebbe ottenuto nella generazione X.
È un po’ il caso di Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi, o giù di lì. In traduzione, quella degli anni ’90 era una moda un po’ strana.
È però senza dubbio una pellicola che scalda il cuore in questo periodo dell’anno e con la quale, grazie al lavoro degli specialisti della traduzione audiovisiva e dei doppiatori di un tempo, possiamo continuare a ridere insieme ai nostri figli durante le feste.
Si tratta di traduzioni di titoli di film un po’ assurde, certo. Ma fanno parte della storia della traduzione audiovisiva del nostro passato e noi vogliamo loro tanto, tanto bene.
Traduzioni sbagliate? Non in questo caso… perché assolutamente geniali per i film
Parlando di traduzioni di film assurde, però, non possiamo non citarne alcune pazzesche, folli e incredibili (in senso buono, ovviamente).
È il caso di Frankenstein Junior e del grandioso “lupo ululà, castello ululì”. Pazzesco. Queste sono le cosiddette genialate da traduttori, in cui uno si scervella giorno dopo giorno per trovare la giusta soluzione non solo al gioco di parole della lingua sorgente, ma anche ai fonemi della lingua originale da ricreare in quella di arrivo.
L’originale, in Frankenstein Junior è questo:
In italiano, è stato reso così:
È evidente l’impegno estremo a cui ha tenuto fede il traduttore; è riuscito a riportare in italiano l’ironia dell’omofonia in inglese tra where e were di werewolf, lupo mannaro, ricreando la gag tra “lupo”, “ululare” e l’avverbio “dove”. Fantastico.
L’esperimento è perfettamente riuscito, tant’è che forse la versione italiana supera addirittura quella inglese del grande Mel Brooks.
Sempre in tema di traduzioni di film assurde che hanno fatto perfettamente centro, non possiamo non citare Nightmare Before Christmas, con “Babbo Nachele”.
Questa soluzione è azzeccatissima, perché ripropone una versione italiana che rende perfettamente l’idea del Sandy Claws di Jack Skeletron, nomignolo che usa per chiamare Santa Claus, nel film.
La parola claws, in inglese, significa “artigli” ma anche “chele”. Un “artiglio” non avrebbe mai funzionato nel nome in italiano, anche se semanticamente perfetto, visto il contesto orripilante dal quale proviene Jack. “Chele”, invece, è la parola più giusta, perché con un suono molto simile alla parte finale di “Na-tale”. E il gioco è fatto: abbiamo un meraviglioso “Babbo Nachele”, in italiano, scelta giustificata anche dalla successiva frase di Jack: “Ma tu non hai le chele”.
Traduzioni sbagliate, ma divertenti? Ci sono anche quelle
Esistono anche traduzioni sbagliate ma divertenti? Certo che sì.
Non sempre il traduttore professionista centra il segno con le sue traduzioni: è normale, lecito e umano. A volte il risultato può essere compromettente; altre volte, invece, estremamente divertente.
Come nel caso di What/If, in cui nei sottotitoli del film con audio originale si legge:
È chiaro che il traduttore dei sottotitoli di questa miniserie TV statunitense non aveva ben chiaro il contesto della battuta I now pronounce you married; molto probabilmente non stava neanche guardando il video mentre faceva la sua traduzione audiovisiva.
Queste traduzioni sbagliate divertenti e un po’ grottesche fanno sorridere chi le legge (forse un po’ meno il traduttore che si accorge dell’errore una volta che sono stati già pubblicati e mandati i sottotitoli in streaming).
Il consiglio è, quindi, di avere sempre, sempre, sempre ben chiaro il contesto generale del testo che stiamo traducendo, sia nel caso della traduzione audiovisiva che in altri tipi di traduzione.
Una possibile soluzione, in questo caso? Un semplice: “Vi dichiaro uniti in matrimonio” sarebbe stata una traduzione giusta, anche se meno divertente.
Altri esempi di traduzioni sbagliate
Quando si parla di traduzioni sbagliate, non facciamo solo riferimento ai titoli dei film, ma anche a battute, dialoghi, nomi di personaggi.
Un esempio?
La traduzione sbagliata della battuta di Phil nel famosissimo e ultra-premiato Modern Family: “Sweet!”. Durante lo scambio di battute con sua moglie Claire, mentre stanno decidendo se e quando fare una gara di corsa nel circondario, lei gli propone di gareggiare quello stesso pomeriggio e lui risponde, in italiano, con un: “Dolce!”, una traduzione letterale e sbagliatissima dell’inglese “Sweet!”.
In questo caso, sarebbe meglio tradurre con un: “Perfetto”, “Grande”, “Affare fatto”.
Forse era stata presa questa decisione per questioni di adattamento dialoghi? Chissà. Fatto sta che, in italiano, sentire quel “Dolce!” buttato lì, senza capo né coda, può stridere un po’ per un pubblico madrelingua italiano.
Il lavoro dei traduttori audiovisivi è davvero ovunque, nell’aria di Natale e non solo.
Ogni volta che scegliamo qualche film, serie televisiva o programma straniero, si nasconde sempre lo zampino di qualche traduttore audiovisivo.
A volte coglie perfettamente nel segno con la sua traduzione. In altri casi può proporre soluzioni non del tutto perfette: è il caso delle traduzioni sbagliate dei film, delle traduzioni sbagliate ma divertenti o di quelle traduzioni di film assurde ma geniali, come “lupo ululà, castello ululì”. Oppure, purtroppo, delle soluzioni che entrano di diritto nella categoria delle peggiori traduzioni di titoli di film, che passeranno sicuramente alla storia.
Che dire? Speriamo solo che il grande Alexander Pope, al sentire il suo verso “Eternal Sunshine of The Spotless Mind” tradotto con Se mi lasci ti cancello, seguendo l’esempio del nostro Jack Skeletron, non si rigiri troppo nella tomba.