Moda, fashion week e traduzioni
Con la primavera la voglia di uscire e di indossare abiti alla moda è forte.
Ma anche di scoprire le nuove collezioni, italiane e straniere, e far tesoro dell’elegante terminologia che si nasconde dietro ogni capo.
Andiamo a scoprire insieme gli stili e le parole più trendy della stagione.
Indice degli argomenti:
- Quante fashion week esistono al mondo?
- Come vestirsi nel mese di aprile?
- Moda e comunicazione. Perché tradurre il proprio brand di moda?
- Quale traduzione scegliere per la moda?
- Traduzioni tecniche per le descrizioni di prodotti di moda
- Traduzioni editoriali per articoli di riviste di moda
- Traduzioni di marketing per le collezioni di moda
- Transcreation per le pubblicità dei beni di lusso
Ce lo mostra Carrie in Sex and the city e Anne Hathaway ne Il diavolo veste Prada: lasciarsi sedurre dalle maison più importanti del mondo è più facile di quanto si pensi.
Lusso, sfarzo, sontuosità, bellezza.
È tutto questo a rendere intramontabile la moda.
E tutto questo deve essere comunicato con traduzioni per la moda in grado di trasmettere il loro fascino.
Mese dopo mese, ogni stagione porta con sé linee e colori, nuances delicate, capi nuovi e vintage, pezzi unici e look sempre di tendenza, scelti con cura da ogni stilista.
Innamorarsi è prevedibile, cedere al suo fascino praticamente scontato.
E questo tripudio di colori, collezioni e tendenze viene presentato nelle fashion week più famose del mondo, che si svolgono nelle capitali più cosmopolite e di tendenza.
Fashion week di Milano, New York, Parigi Londra.
Tutte loro mostrano le novità di tendenza in location mozzafiato dall’eleganza quasi alchemica.
Parlano del mondo fashion, in ogni lingua e per ogni cultura, celando traduzioni per la moda colme di termini sublimi e magnificenti, proprio come la moda stessa.
Quante fashion week esistono al mondo?
Di settimane della moda, o fashion week, ce ne sono moltissime, anche se le più famose sono quelle di New York, Londra, Milano, Parigi, che prendono luogo in questo preciso ordine.
Si suddividono in due categorie principali, l’alta moda e il prêt-à-porter.
L’haute couture è la moda altolocata, disegnata per i più abbienti, su misura (o bespoke) fatta per pochi, insomma.
Il prêt-à-porter, invece, comprende collezioni che andranno ad adornare le vetrine dei negozi più trendy, accessibili a molti, si fa per dire, e sono quelle che detteranno le regole della stagione.
Le sfilate di alta moda hanno luogo a Parigi, due volte all’anno, nei mesi di gennaio e giugno.
I capi del prêt-à-porter vengono mostrati nelle sfilate di altre città, quattro volte all’anno, due per l’uomo, a gennaio e giugno, e due per la donna, a febbraio e a settembre.
Ma esiste un altro tipo di sfilata, la cosiddetta co-ed, che mostra collezioni uomo e donna in un evento unico, giusto per avere una visione d’insieme completa per la stagione in arrivo.
Diversi stilisti hanno scelto questa alternativa, tra cui Bottega Veneta, Gucci e Valentino.
Come vestirsi nel mese di aprile?
La primavera è ormai alle porte, ed è giunto il momento di seguire le tendenze per la primavera 2022 sfoggiate durante le sfilate della Milano Fashion Week, lo scorso febbraio.
Tendenze di stile e di terminologia, sempre nuove, sempre belle, sempre più esotiche.
Si legge che…
Il movimento e le monocromie hanno fatto indubbiamente da protagoniste, lasciando da un lato il minimal delle stagioni precedenti.
Frange, piume e paillettes saranno dappertutto, e rigorosamente con tonalità che vanno dal verde chiaro al blu intenso.
La morbidezza è praticamente un must, anche negli outfit con minigonna, che sembra tornare in voga dopo un periodo di leggera scomparsa.
Altri outfit urban saranno composti da blazer, top a fascia e capi bottom.
Cosa indossare sopra per le serate più fresche?
Ci consigliano…
Una bella giacca a vento, dai colori neon.
Non dimentichiamoci però che…
La comodità può essere comunque sinonimo di eleganza e di sensualità, se si indossano dei pezzi cut-out vedo-non-vedo sulla schiena e sul girovita.
I colori più gettonati?
Il giallo canarino e il bianco.
E le texture?
Come texture tornano l’uncinetto e i panneggi, che creano abiti fantasiosi, romantici e femminili.
Il mondo della moda scambia queste informazioni costantemente, mese dopo mese, stagione dopo stagione, su giornali, riviste, magazine, siti Internet, blog online, con la terminologia di un settore di nicchia tutta da studiare e da esplorare.
Un consiglio per non perdersi nella miriade di parole sempre nuove e alla moda?
Rimanere al passo, consultando dizionari appositi, che spieghino a chi non è del settore ma che lavora parallelamente con esso, ogni dubbio.
Un “pezzo cut-out”, ad esempio, è un capo d’abbigliamento traforato o con dei tagli collocati strategicamente in determinate parti dell’indumento.
Ma non solo.
La traduzione italiano inglese per la moda di “giallo canarino” è canary yellow.
E da qui si può aprire un mondo, perché ogni tonalità ha la sua rispettiva traduzione.
Qualche esempio di termini per la moda dall’italiano all’inglese?
Ecco alcune tonalità di giallo:
- Giallo albicocca, in inglese apricot-yellow.
- Giallo arancio, in inglese persimmon.
- Giallo cadmio limone, in inglese cadmium lemon.
- Giallo di Marte, in ingleseMars yellow.
- Giallo giunchiglia, in inglese jonquil.
- Giallo zafferano, in inglese saffron yellow.
Ed ecco qualche capo in inglese da indossare questa stagione:
- Minigonna, in inglese miniskirt.
- Tacco alto, in inglese high heels.
- Top a fascia, in inglese bandeau top.
- Giacca a vento, in inglese wind jacket.
- Uncinetto, in inglese crochet.
- Panneggi, in inglese draping.
Potremmo continuare all’infinito; ma per adesso, ci accontentiamo di queste nuove parole da sfoggiare nel nostro prossimo viaggio per le vie di Londra.
Giorgio Armani che allestisce le sue vetrine di Milano.
Moda e comunicazione; perché tradurre il proprio brand di moda?
La moda è un settore di nicchia, altamente specializzato, in cui è necessario imparare a parlare e a scrivere in modo diverso rispetto ad altri segmenti.
La terminologia è particolare, spesso ricercata, inglobante, che riesce a porre dei limiti ben definiti tra chi appartiene al cerchio e chi no.
Il linguaggio è indubbiamente moderno, ma sofisticato, parlato da brand generalmente di lusso che parlano a audience spesso altolocate.
Gli anglicismi sono all’ordine del giorno, ma è facile trovare anche qualche francesismo, che dà sempre una nota elegante e sensuale al testo.
La comunicazione avviene in ogni sua forma: dallo stilista che con le sue creazioni vuole trasmettere al pubblico l’immagine di un brand ben definito, la sua poetica e i suoi valori, alla comunicazione più pragmatica, diretta, di cui ci si serve per passare informazioni ben precise a chi legge.
Dagli articoli di giornale alle descrizioni dei prodotti, qual è la traduzione migliore per il settore della moda?
Quale traduzione scegliere per la moda?
Esistono diverse tecniche di traduzione da scegliere in base al testo che si deve tradurre.
Nella moda, come in altri molti settori, esistono diversi tipi di prodotti da tradurre.
Potrebbe essere necessaria la traduzione di descrizioni di prodotti, ad esempio, oppure traduzioni di articoli di giornali, traduzioni editoriali, traduzioni di marketing per promuovere la collezione primavera/estate o delle transcreation per tradurre degli spot pubblicitari di beni di lusso, come ad esempio i profumi.
Traduzioni tecniche per le descrizioni di prodotti di moda
La moda è un settore tecnico, che utilizza un linguaggio specializzato ricco di terminologia specifica.
Le case di moda devono spesso tradurre le descrizioni dei loro prodotti, solitamente in file Excel, in cui viene catalogato ogni singolo capo, con il numero di collo, l’eventuale fornitore, i materiali e la rispettiva descrizione.
Spesso queste descrizioni devono essere tradotte in altre lingue straniere, tra cui l’inglese, lo spagnolo, il francese, oppure altre lingue, dipende dal mercato in cui sono presenti.
Ebbene, queste traduzioni tecniche sono solitamente molto specializzate, piene di termini specializzati, univoci, che mirano a descrivere nei minimi dettagli un determinato prodotto.
In italiano, si possono trovare parole tra cui metallerie, cavallino naturale, doppiopetto, crosta, ecopelle, fermacorda, e via dicendo, che devono essere rigorosamente tradotte con il termine corretto nella lingua di destinazione.
In questo caso, anche se non si tratta di un manuale di un macchinario industriale, è necessario richiedere una traduzione tecnica.
Traduzioni editoriali per articoli di riviste di moda
Il settore fashion è un linguaggio specializzato così ampio, che può inglobare anche traduzioni editoriali, oltre che tecniche.
Un esempio di traduzione editoriale per il settore della moda?
La traduzione di articoli di riviste o magazine che parlano della nuova sfilata di Giorgio Armani alla Fashion Week di Milano, ad esempio.
Un brand potrebbe essere interessato a sapere cosa dicono di lui una volta finita la sfilata, ma non ha tempo di tradurre internamente tutti gli articoli che parlano delle sue creazioni.
In questo caso, vengono spesso richieste traduzioni urgentissime di articoli editoriali, per avere un’idea generale dell’opinione generale del pubblico.
Traduzioni di marketing per le collezioni di moda
La moda è fascino, bellezza, eleganza, arte.
Ma è anche marketing e pubblicità, per vendere i suoi prodotti al più alto numero di persone possibile.
In questo caso, per portare alle stelle la propria presenza online, le traduzioni di marketing per il settore della moda sono la scelta migliore.
Sono perfette per trasmettere i valori del brand al mercato di destinazione che parla una lingua diversa, raccontare la sua storia, colpire, convincere e fare innamorare l’audience di destinazione con traduzioni di marketing cucite su misura. O bespoke 😉
Transcreation per le pubblicità dei beni di lusso
Quando si parla di annunci pubblicitari, la transcreation è la tecnica di traduzione che fa davvero al caso suo.
E la transcreation per il settore della moda può essere la carta vincente, con cui trasmettere tutti i suoi valori, e convincere l’audience ad acquistare un determinato prodotto.
La transcreation viene utilizzata in molti annunci pubblicitari di moda e dei beni di lusso.
Un esempio?
Loréal, con il suo “Perché io valgo”. Quello è un caso di transcreation, anche se la frase, alla fine, è rimasta molto vicina all’originale francese Parce que je le vaux bien.
L’eleganza del settore deve essere sempre trasmessa nei prodotti delle lingue di destinazione, e questo è possibile analizzando ogni volta quello che un brand desidera comunicare, stagione dopo stagione, collezione dopo collezione.