Il linguaggio dei segni è una lingua che comunica mediante un sistema codificato di segni delle mani, espressioni del viso e movimenti del corpo.
È un metodo di comunicazione caratterizzato da aspetti verbali (i segni, appunto) e aspetti non verbali (le espressioni di intonazione).
Viene svolto con segni precisi realizzati con una o con entrambe le mani, dal significato ben preciso, proprio come avviene per le parole.
A ognuno di essi è assegnato uno o più significati.
Le lingue dei segni sfruttano il canale visivo-gestuale, perciò il messaggio viene comunicato con il corpo e percepito con la vista.
Come per tutte le lingue del mondo, il linguaggio dei segni cambia da un Paese all’altro, per questo vi è più di un linguaggio dei segni internazionale.
L’interprete lingua dei segni italiana si occuperà quindi della lingua dei segni utilizzata qui in Italia, mentre per gli utenti provenienti da altri Paesi, sarà necessario richiedere i servizi di interpretariato LIS nella rispettiva lingua.
Qualche esempio di linguaggio dei segni internazionale:
L’interprete della lingua dei segni, o LIS, lavora in comunità di persone udenti e non udenti e, al contrario di tutte le altre lingue vocali, utilizza un canale visivo gestuale per comunicare.
LIS è l’acronimo di Lingua dei Segni Italiana ed è una lingua utilizzata dalla comunità Segnante.
Nel linguaggio dei segni il messaggio viene recepito grazie alla vista e trasmesso grazie alle mani.
L’interprete di lingua dei segni è quindi un professionista che interpreta o traduce da una lingua vocale a una lingua dei segni, oppure da una lingua dei segni ad un’altra lingua dei segni di un Paese diverso.
Un interprete di lingua dei segni italiana deve conoscere in modo approfondito la lingua e la sua spazialità, oltre a tecniche traduttive visivamente più efficaci, una buona memoria e una fedeltà traduttiva.
Tuttavia, uno degli elementi più importanti per essere un buon interprete della lingua dei segni, è avere un’ottima conoscenza della cultura d’appartenenza della comunità Segnante.
Un buon interprete sa unire tutte queste caratteristiche e peculiarità per garantire accessibilità e uno scambio comunicativo ottimale.
Imparare il linguaggio dei segni e diventare interprete LIS prevede anni di studio e osservanza di decreti ministeriali.
Difatti, a seguito del D.P.C.M. del 10/01/2022 con oggetto “Disposizioni in materia di professioni di interprete in lingua dei segni italiana e lingua dei segni italiana tattile”, un interprete in lingua dei segni italiana professionista deve avere disporre di questi requisiti:
Nei servizi di trattativa in cui è richiesto un interprete della lingua dei segni, per consentire a utenti sordi di comunicare in contesti in cui è necessario intraprendere un dialogo tra parti (ospedale, tribunale, notaio, agenzia immobiliare, e via dicendo). In questo caso, potrebbe essere sufficiente un solo interprete per svolgere il servizio richiesto.
Durante conferenze, in cui, tramite il servizio di un traduttore lingua dei segni, si può rendere accessibile uno specifico evento pubblico anche alle persone non udenti (convegni, seminari, corsi di formazione, tavole rotonde e inaugurazioni). In queste tipologie di eventi, si richiede generalmente un team di due o più interpreti di lingua dei segni (il numero varia in base alla durata e al tipolo di evento), che dovranno alternarsi tra loro per svolgere il servizio.
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