Perché tradurre il parmigiano Reggiano?
Il formaggio più venduto al mondo è senza dubbio il Parmigiano Reggiano.
Ma che cosa lo ha reso così famoso? E perché è così importante tradurre il Parmigiano Reggiano?
Scopriamo insieme alcune sue caratteristiche e i motivi che lo hanno reso uno dei prodotti italiani più noti del pianeta.
Indice
- Che cos’è il Parmigiano Reggiano?
- Com’è fatto il Parmigiano Reggiano?
- Se un acquirente straniero visita il caseificio…
- Come si traduce il Parmigiano Reggiano in inglese, nella sua fase di produzione?
- Qual è il significato del termine Parmigiano Reggiano DOP?
- Traduzione del Parmigiano Reggiano DOP e Unione europea
- Contraffazioni e Parmesan Cheese
- Il glossario in inglese del Parmigiano Reggiano
Che cos’è il Parmigiano Reggiano?
Il Parmigiano Reggiano DOP è un formaggio naturale, a pasta dura.
Prodotto tipico delle colline parmensi, nasce nei caseifici storici della zona di Bologna, Parma, Reggio Emilia, Modena e Mantova.
È di colore giallo paglierino, prodotto solo con latte crudo di mucche al pascolo, senza l’aggiunta di additivi, per questo è estremamente nutriente.
È protetto dal Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, nato per la difesa di questo prodotto, al quale aderiscono la totalità dei produttori.
Con le sue 3,8 milioni di forme prodotte, vendute in Italia e all’estero, è il terzo formaggio italiano per produzione, dopo il Grana Padano e il Gorgonzola.
La traduzione del Parmigiano Reggiano è stata e continua a essere un mezzo estremamente importante per fare conoscere ovunque questo prodotto tipicamente italiano, inimitabile, ineguagliabile e unico nel suo genere.
Com’è fatto il Parmigiano Reggiano?
La produzione del Parmigiano Reggiano avviene rigorosamente nei caseifici delle zone in cui vengono portate le mucche al pascolo, cioè tra le province di Bologna e Mantova.
Dopo l’arrivo del latte crudo delle mucche portate al pascolo sulle montagne delle zone vicine ai caseifici, che si cibano principalmente di erba medica e senza alcuna integrazione di insilati, questo viene versato in caldaie di rame.
Durante la cottura del latte mediante vapore acqueo, viene aggiunto il caglio e il siero innesto. In questo modo, si forma la “cagliata”.
La cagliata viene poi divisa in due parti, prelevata dalla caldaia e ogni parte messa in uno stampo apposito: la futura forma di Parmigiano Reggiano.
Dopo avere applicato tutti gli stampi del caso, le forme vengono immerse in salamoia.
Dopo di ciò, passeranno dalla fase di asciugatura alla stagionatura, in sale tipo questa:
Il suo percorso, che porterà il Parmigiano sulle tavole di milioni di persone in tutto il mondo, non è ancora finito; dovrà superare i controlli del Consorzio che valuterà l’idoneità o meno a ricevere il marchio e a essere venduto.
Ovviamente la produzione reale di questo famoso formaggio è molto più complessa, poiché sono necessarie le conoscenze del casaro che lo produce, l’esperienza, la forza, e tutta la sua la passione.
Se un acquirente straniero visita il caseificio…
Potrebbe capitare che un acquirente straniero venga a visitare il caseificio; in tal caso, un interprete di trattativa specializzato in traduzione italiano-inglese del Parmigiano Reggiano potrebbe aiutare notevolmente la comunicazione, agevolando concetti quali:
Breeding farms: le aziende agricole incui vengono allevate le vacche, alimentate con foraggi non insilati o mangimi fermentati.
Production: la produzione vera e propria del formaggio.
Marks of Origin: il marchio del caseificio con il codice alfanumerico da applicare alla forma.
Salting: il riposo in salamoia delle forme, un processo di salatura per osmosi.
The time: il periodo di 12 mesi minimo in cui le forme devono rimanere a stagionare.
L’interprete inglese-italiano deve conoscere alla perfezione termini e concetti di zootecnia, chimica ed enogastronomia per lavorare nel settore del Parmigiano Reggiano.
Come si traduce il Parmigiano Reggiano in inglese, nella sua fase di produzione?
La caldaia, il tradizionale contenitore in rame a forma di campana rovesciata, in inglese è: VAT.
La forma, la classica forma del Parmigiano Reggiano, di un peso di circa 40 kg l’una, in inglese è: WHEEL.
Gli insilati, cioè i foraggi acidificati attraverso l’azione di batteri anaerobici, che poi vengono trasmessi nel latte e quindi vietati nella sua produzione, in inglese sono: FERMENTED WHEY.
Per approfondimenti sul glossario del Parmigiano Reggiano e sulla sua traduzione, puoi consultare il paragrafo Il glossario in inglese del Parmigiano Reggiano, in fondo all’articolo.
Qual è il significato del termine Parmigiano Reggiano DOP?
L’acronimo DOP unito al nome del Parmigiano Reggiano, significa che questo tipo di formaggio è un prodotto a denominazione di origine protetta.
Dal regolamento UE, art. 2, par. 1., lettera A, si legge che “[…] per «denominazione d’origine» si intende il nome di una regione, di un luogo determinato o, in casi eccezionali, di un paese che serve a designare un prodotto agricolo o alimentare originario di tale regione, di tale luogo determinato o di tale paese, la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente ad un particolare ambiente geografico, inclusi i fattori naturali e umani, e la cui produzione, trasformazione e elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata”.
In poche parole, con il nome Parmigiano Reggiano DOP facciamo riferimento a un formaggio tipico, originale e proveniente da luoghi ben precisi, e che può essere fatto solo lì, e che è proprio il territorio, il clima, le condizioni ambientali e le persone che ci lavorano da secoli a donare tutte le caratteristiche che rendono così unico il Parmigiano Reggiano.
Esiste anche la rispettiva traduzione in inglese di DOP, grazie alla quale il Parmigiano Reggiano è compreso, conosciuto e rispettato ovunque fuori l’Italia.
Traduzione del Parmigiano Reggiano DOP e Unione europea
Sul sito dell’Unione europea, vengono specificate le indicazioni geografiche tipiche, che comprendono, appunto:
- PDO: protected designation of origin (per il settore enogastronomico o food and wine);
- PGI: protected geographical indication (per il settore enogastronomico o food and wine);
- GI: geographical indication (per le bevande alcoliche e i vini aromatizzati o spirit drinks and aromatised wines)
Per quanto riguarda i PDO products, anche sulla versione inglese del sito dell’Unione europea, si legge che:
“Protected designation of origin product names registered as PDO are those that have the strongest links to the place in which they are made”.
I prodotti con questa denominazione devono essere quindi strettamente legati al territorio in cui vengono prodotti.
Ma non solo; si delineano anche le caratteristiche della loro produzione, che deve avvenire in territori specifici:
“Every part of the production, processing and preparation process must take place in the specific region”.È quindi una denominazione dal valore globale, e che deve essere rispettata in ogni angolo dell’Europa, nonostante l’esistenza, ahimé, di alcune contraffazioni, soprattutto nell’ambito del Parmigiano Reggiano.
Contraffazioni e Parmesan Cheese
La denominazione DOP è protetta nell’Unione europea, ma purtroppo non può essere tutelata in tutti i Paesi del globo, se non mediante accordi bilaterali come il CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement, letteralmente “Accordo economico e commerciale globale”).
Il caso del Parmesan Cheese ne è un esempio, della multinazionale Kraft Foods Group Brands LLC.
Dopo la lotta globale contro l’uso del termine inglese Parmesan come termine generico al di fuori dell’Unione europea, come vorrebbero molte multinazionali, il Consorzio del Parmigiano Reggiano DOP è riuscito a vincere la causa contro la Kraft Foods Group Grands LLC che aveva richiesto il riconoscimento del marchio “Kraft Parmesan Cheese” (vedi articolo sul Sole 24 Ore qui).
In questo caso, la portata internazionale del Parmigiano Reggiano ha portato i membri del consorzio ad avvalersi di molti tipi di traduzioni diversi, tra cui anche quella legale.
ll glossario in inglese del Parmigiano Reggiano
Il Parmigiano Reggiano è il formaggio più tradotto al mondo, e queste sono le traduzioni in inglese dei termini che lo rendono noto in ogni angolo del globo:
Abbinamenti = Pairings
Biodiversità = Biodiversity
Caldaia = Vat
DOP = PDO
Forma = Wheel
Insilato = Silage/Fermented whey
Kosher = Kosher*
Lattosio = Lactose
Montagna = Mountain
Odori = Smell
Proteine = Protein
Razze = Breeds
Tirosina = Tyrosine**
Vigilanza = Supervision
Zona d’origine = Area
Alcune definizioni per i non addetti ai lavori…
*Kosher: il Parmigiano Reggiano Kosher, destinato ai consumatori di fede ebraica osservante, prevede che tutti i passaggi eseguiti per la produzione, dalla mungitura alla porzionatura, siano certificati in base alla kasherut, la normativa ebraica sul cibo basata sull’interpretazione della Torah. Le fasi della lavorazione sono supervisionate da un rabbino e controllate da Ok Kosher Certification, uno degli enti più accreditati e riconosciuti nel mondo delle certificazioni kosher.
**Tirosina: sono i cristalli bianchi nella pasta del formaggio dovuti alla formazione di tirosina (aminoacido), presenti nei formaggi stagionati a seguito della digestione delle proteine.