Il linguaggio dei segni e le sue varianti nel mondo
La comunicazione è una componente fondamentale delle interazioni umane, ma non tutti utilizzano la stessa lingua. Per le persone non udenti o con problemi uditivi, il linguaggio dei segni rappresenta un mezzo vitale per esprimere pensieri, emozioni e idee.
In questo articolo esploreremo le differenze tra la Lingua dei Segni Internazionale (ISL), utilizzata in molti paesi, la Lingua dei Segni Italiana (LIS) e la Lingua dei Segni Inglese (BSL), concentrandoci sulle peculiarità linguistiche e culturali di ciascuna.
Indice degli argomenti
- Cos’è la lingua dei segni?
- La lingua dei segni internazionale
- La lingua dei segni italiana
- La lingua dei segni inglese
- Perché è importante conoscere le differenze?
- Interpretariato LIS e conclusioni
Cos’è la lingua dei segni?
La lingua dei segni è un sistema di comunicazione visuo-gestuale utilizzato dalle persone non udenti o con problemi uditivi per comunicare e interagire con il mondo che le circonda. È un linguaggio completo e complesso che utilizza un insieme di gesti delle mani, espressioni facciali, movimenti del corpo e postura per comunicare concetti e significati.
La lingua dei segni non è semplicemente una traduzione delle lingue orali, ma è una lingua completa con la sua grammatica e sintassi specifiche. Ogni lingua dei segni ha il proprio vocabolario, regole grammaticali e modi di esprimere le idee.
Difatti, esistono diverse lingue dei segni in tutto il mondo, ognuna associata a una comunità linguistica e culturale specifica.
Considerata una lingua naturale, il linguaggio dei segni viene acquisito fin dalla nascita o durante l’infanzia come prima lingua, svolgendo un ruolo cruciale nell’empowerment e nell’inclusione delle persone non udenti nella società.
Grazie alla lingua dei segni e agli interpreti LIS, queste possono comunicare in modo indipendente, partecipare attivamente alla vita sociale, accedere all’istruzione e al lavoro.
Come nella lingua parlata, anche nella lingua dei segni esistono diverse varianti per le diverse nazioni, nascono così appunto diversi linguaggi dei segni nel mondo.
La lingua dei segni internazionale
Il linguaggio dei segni internazionale o Lingua dei Segni Internazionale, conosciuta anche come International Sign Language (ISL), è un linguaggio sviluppato per facilitare la comunicazione tra persone sorde di diverse nazionalità.
Mentre ogni paese ha la propria lingua dei segni nazionale, l’ISL cerca di fornire un mezzo di comunicazione comune tra queste varie lingue dei segni.
Pur non avendo una standardizzazione completa, la Lingua dei Segni Internazionale presenta una serie di gesti e segni comprensibili a livello globale.
Aiutando le persone sordomute provenienti da contesti culturali e linguistici diversi a superare le barriere linguistiche e comunicare efficacemente tra loro.
La sua creazione e diffusione sono state favorite dalle occasioni di incontro tra non udenti provenienti da paesi diversi, come congressi, conferenze internazionali ed eventi sportivi.
Tuttavia, è importante sottolineare che la Lingua dei Segni Internazionale non sostituisce le lingue dei segni nazionali, bensì funge da strumento di comunicazione supplementare tra i locutori di lingue dei segni diverse.
Difatti, è utilizzata in occasioni internazionali, come incontri tra delegati sordi di diversi paesi, conferenze internazionali sulla sordità, eventi culturali e sportivi.
La lingua dei segni italiana
La Lingua dei Segni Italiana (LIS) è la lingua dei segni ufficiale in Italia. Riconosciuta come una lingua a sé stante, viene utilizzata dalla comunità sorda italiana per comunicare.
La LIS italiana ha una sua grammatica, sintassi e vocabolario distinti, ma è importante sottolineare che riflette anche la cultura e la storia italiana.
Difatti, oltre ai gesti e ai segni, la Lingua dei Segni Italiana utilizza espressioni facciali e movimenti del corpo per esprimere emozioni, sfumature e intenzioni comunicative tipiche della nostra cultura.
Questi elementi non verbali contribuiscono altresì a dare profondità e comprensione alla comunicazione in LIS italiana e la differenziano dalle altre lingue dei segni.
Abbiamo dedicato alla LIS una pagina intera del nostro sito web in quanto offriamo la possibilità di avere interpreti LIS ai nostri clienti.
La lingua dei segni inglese
Il linguaggio dei segni inglese o Lingua dei Segni Inglese (British Sign Language – BSL) è la lingua dei segni utilizzata nel Regno Unito.
Ha una lunga storia e una cultura propria, che si riflette nella sua evoluzione e nella sua interazione con la società britannica.
È riconosciuta come lingua ufficiale dal 2003 e gode di protezione legale, un riconoscimento che ha contribuito a promuovere l’accesso ai servizi e ai diritti per le persone sorde.
Come altre lingue dei segni, la BSL può variare leggermente in diversi contesti regionali del Regno Unito, con alcune differenze lessicali e grammaticali.
Tuttavia, ci sono molti aspetti comuni che la caratterizzano in tutto il paese. La differenza sicuramente più significativa è quella con la Lingua dei Segni Americana (American Sign Language – ASL), ovvero la lingua dei segni utilizzata negli Stati Uniti.
La BSL e l’ASL sono entrambe lingue dei segni, ma completamente indipendenti, con vocabolari, grammatiche e strutture linguistiche uniche.
Ci sono differenze significative tra la BSL e l’ASL sia termini di gesti, sia di vocabolario e di regole grammaticali.
Ad esempio, ci sono delle differenze nell’ordine delle parole e nella struttura delle frasi.
Perché è importante conoscere le differenze?
Se già tra la Lingua dei Segni Inglese e la Lingua dei Segni Americana ci sono delle differenze, immaginate quanto sia cruciale conoscere quelle tra culture diverse, ad esempio con la Lingua dei Segni Italiana.
Poiché, si sono sviluppate all’interno di contesti culturali e linguistici diversi, la LIS e la BLS presentano alcune differenze, a partire dall’origine e la famiglia linguistica.
Lingua dei Segni Italiana appartiene alla famiglia delle lingue dei segni romanze, essendo strettamente legata alla lingua italiana parlata.
D’altra parte, la Lingua dei Segni Inglese appartiene alla famiglia delle lingue dei segni britanniche e ha radici storiche distinte.
Anche i vocabolari sono distinta: mentre entrambe le lingue utilizzano gesti delle mani, espressioni facciali e movimenti del corpo per comunicare, i segni specifici e il lessico variano.
Ad esempio, i segni per concetti culturalmente specifici od oggetti specifici sono generalmente differenti.
La stessa cosa vale per la grammatica e la struttura delle frasi: se è vero, ad esempio, che l’ordine delle parole nella Lingua dei Segni Italiana è soggetto-verbo-oggetto, lo stesso non vale nella Lingua dei Segni Inglese.
Aggiungiamo poi tutti gli elementi influenzati dalla cultura e dalla grammatica delle rispettive lingue, come la modulazione spaziale, le espressioni facciali e i movimenti del corpo.
Interpretariato LIS e conclusioni
È chiaro che, il linguaggio dei segni è ampio e complesso, differisce da stato a stato e spesso assume sfumature particolari già da regione a regione. Il che rende l’interpretariato ancora più complicato.
Difatti, gli interpreti della lingua dei segni si devono specializzare in una o più delle lingue dei segni esistenti, proprio a causa delle loro differenze.
Gli interpreti accreditati in Lingua dei Segni Italiana, ad esempio, sono professionisti che hanno seguito una formazione specifica per facilitare la comunicazione tra le persone sorde e udenti della comunità italiana.
Il loro ruolo è fondamentale, in quanto forniscono servizi di interpretazione in situazioni come incontri, riunioni, eventi pubblici, assistenza sanitaria, garantendo una comunicazione fluida e accurata tra le due parti.
Un percorso di studi in continua evoluzione, in quanto, come ogni lingua, le lingue dei segni sono complesse e in continua evoluzione, perché, proprio come la lingua parlata, vengono utilizzate ogni giorno.