Tutte le differenze tra traduzione e interpretariato
Quali sono le differenze tra traduzione e interpretariato?
È uno dei dubbi più ricorrenti quando sorge la necessità di richiedere una traduzione (scritta o orale) è strettamente correlato alla diversa nomenclatura che i tecnici del settore danno ai tipi di servizi offerti.
Per scegliere i servizi di traduzioni e interpretariato che fa al caso nostro, è necessario conoscere anche le principali differenze tra interprete e traduttore.
Chi sono i traduttori e qual è il loro mestiere?
Che tipologie di interpretariato esistono?
In questo articolo ti offriamo tutte le informazioni essenziali per capire qual è il servizio migliore per ogni progetto linguistico.
Indice degli argomenti
- Differenze tra interprete e traduttore
- Differenza tra traduzione e interpretariato: cosa fa il traduttore?
- Che tipologie di traduzioni ci sono?
- Differenza tra traduzione e interpretariato: cosa fa l’interprete?
- Che tipologie di interpretariato ci sono?
- Analogie e differenze tra interprete e traduttore: i settori di specializzazione?
- Quando è meglio chiedere un servizio di traduzione e quando uno di interpretariato?
Differenze tra interprete e traduttore
I tecnici di traduzione e interpretazione sono entrambi linguisti professionisti, generalmente laureati, o con perlomeno 5 anni di esperienza nel settore della traduzione o dell’interpretariato.
Le principali differenze tra interprete e traduttore è il modo in cui traducono il messaggio da una lingua straniera a quella di destinazione.
Una sintesi estrema di queste due importanti mansioni, potrebbe essere la seguente:
• Il traduttore lavora alle traduzioni scritte
• L’interprete lavora alle traduzioni orali
Ma di cosa si occupano esattamente i traduttori e gli interpreti? Quali sono i loro strumenti di lavoro? In quante lingue possono tradurre?
Scopriamolo insieme.
Differenza tra traduzione e interpretariato: cosa fa il traduttore?
La differenza tra traduzione e interpretariato è il mezzo con il quale il professionista traduce un testo.
Nel caso del traduttore, il mezzo utilizzato è la carta, o meglio, il computer.
Generalmente, a differenza dell’interprete, il traduttore traduce i suoi testi utilizzando software di traduzione appositi, che gli permettono di mantenere la coerenza in termini di parole ed espressioni.
Inoltre, a supporto delle sue conoscenze tecniche, ha in genere il tempo necessario per fare ricerche terminologiche su supporti cartacei (dizionari) oppure online.
Ha tempistiche limitate per svolgere la sua traduzione, la quale deve essere consegnata quando stabilito dal cliente.
Tuttavia, spesso ha il tempo sufficiente per rileggere a fondo il proprio lavoro e correggerlo, se necessario.
Che tipologie di traduzioni esistono?
Come per i servizi di interpretariato, anche per la traduzione esistono varie tipologie di lavoro.
Tra i vari tipi esistenti, è importante citare:
• La transcreation;
• La localizzazione di siti web;
• La traduzione automatica con il relativo post-editing.
Tra i vari testi è compresa anche la traduzione della propria landing page.
Si possono inoltre tradurre gli articoli del blog, con un occhio rivolto al posizionamento sui motori di ricerca.
Può essere necessaria la traduzione in settori più di nicchia, come nel caso della traduzione del Parmigiano Reggiano.
Inoltre, indipendentemente dalla differenza tra traduzione e interpretariato, a volte è importante unire entrambe le discipline per tradurre tutti i materiali per le fiere internazionali, per farci capire a livello globale.
Perciò, oltre alla classica traduzione di libri, esiste un universo intero di settori in cui la traduzione è fondamentale per diventare internazionali ed essere conosciuti in tutto il mondo.
Differenza tra traduzione e interpretariato: cosa fa l’interprete?
L’interprete è un linguista professionista che traduce oralmente quanto viene detto da uno o più oratori.
La più grande differenza tra traduzione e interpretariato è che l’interprete non traduce testi scritti, ma solo comunicazioni orali.
Ogni interprete può essere specializzato in una o più tecniche di interpretariato, oppure in uno o più settori, come quelli elencati sotto.
La differenza tra traduttore e interprete è evidente nella loro modalità di lavoro. Se il traduttore ha generalmente il tempo sufficiente per svolgere accurate ricerche terminologiche per la sua traduzione, l’interprete questo privilegio non ce l’ha.
L’interprete di simultanea, consecutiva, trattativa o chuchotage deve prepararsi prima dell’incontro.
Deve studiare a fondo la tematica, creare e memorizzare un glossario con i termini tecnici che potrebbero essere pronunciati, ed eventualmente fare prove di interpretariato per allenare le sue abilità di traduzione orale.
Che tipologie di interpretariato ci sono?
Come per la traduzione, anche per l’interpretariato esistono tante tipologie come eventi in cui è presente una comunicazione orale tra persone che parlano lingue diverse tra sé.
Alcuni dei tipi di interpretariato esistenti sono:
• Simultaneo cioè la traduzione immediata di un messaggio orale
• Trattativa cioè la traduzione immediata di un messaggio orale nelle riunioni d’affari
• Chuchotage un tipo di traduzione sussurrata dall’interprete all’orecchio dell’interlocutore
• Consecutivo quando si traduce un messaggio orale prendendo appunti
È inoltre importante l’interprete da remoto, nel caso di riunioni a distanza con interlocutori provenienti da Paesi diversi, realizzate su software appositi, come potrebbero essere Zoom o Meet di Google.
Ma esistono interpreti anche nei tribunali, negli ospedali, nelle riunioni più informali.
Ovunque ci sia comunicazione internazionale, l’interprete è sempre la scelta migliore per fare la differenza.
Analogie e differenze tra interprete e traduttore: i settori di specializzazione
Oltre alle molte differenze tra interprete e traduttore, possiamo affermare che entrambi sono in grado di lavorare in tutti i settori esistenti al mondo, tra cui:
• Il settore tecnico
• Il settore audiovisivo
• Il settore della moda e del lusso
• Il settore legale
• Il settore turistico
• Il settore finanziario ed economico
• Il settore scientifico
• Il settore del marketing
Generalmente, il traduttore o l’interprete si specializza in uno o più settori durante la sua formazione o la sua carriera professionale.
Traduzione e interpretariato differenze: come scelgo il mio servizio?
Alla luce di quanto detto sopra, traduzione e interpretariato sono due servizi linguistici importanti ogni volta che dobbiamo comunicare oralmente o per iscritto un determinato messaggio.
Ovviamente, nel caso delle traduzioni puramente scritte, come può essere una email, una newsletter, la localizzazione di una app, sono necessarie le conoscenze professionali del traduttore.
Se è necessaria una traduzione orale invece, come ad esempio durante una riunione di lavoro, l’interprete è quello che ci vuole, come nel caso delle fiere, oppure nei convegni internazionali, in cui l’oratore parla una lingua diversa da quella del pubblico, ed è quindi necessario l’ausilio di un interprete di conferenza, in cabina o accanto all’oratore, che traduca oralmente quanto pronunciato.
In ogni caso, traduzione e interpretazione sono due servizi diversi ma appartenenti a un unico macrosettore, che è appunto quello linguistico.
Esistono infatti traduttori che sono anche interpreti, e interpreti che lavorano anche a traduzioni scritte nella loro quotidianità.
L’importante, in entrambi i casi, è rimanere sempre aggiornati sulle ultime novità, sia dal punto di vista tecnico che professionale.
Inoltre, è essenziale continuare a formarsi, sempre, perché le lingue, parlate e scritte, sono elementi vivi e in costante movimento ed evoluzione.